Reazioni immunologiche e infiammatorie alle cellule staminali esogene per la riparazione del miocardio
È in corso un intenso lavoro di ricerca per determinare il tipo ottimale di cellule staminali per la riparazione del miocardio danneggiato. Anche se gli studi iniziali negli esseri umani si sono concentrati sull'uso di cellule staminali omologhe, le cellule staminali allogeniche o xenogeniche sono state ampiamente studiate in lavori sperimentali.
Gli studi clinici con cellule staminali allogeniche sono attualmente in corso, con un approccio basato sulla premessa che le cellule staminali e le cellule precursori sono caratterizzate dall’essere immunotolleranti. Tuttavia, l'evidenza indica che le cellule staminali possano acquisire potenza immunitaria in vivo, soprattutto quando impiantate in un tessuto infiammato, come il miocardio dopo infarto acuto.
Studi istopatologici hanno dimostrato la presenza di una reazione infiammatoria linfoistiocitaria presso i siti di trapianto delle cellule staminali allogeniche, reazione che diventa esagerata con l'uso di cellule staminali xenogeniche. La risposta infiammatoria mediata dall’immunità alle cellule staminali allogeniche e xenogeniche può provocare un ampio spettro di effetti, che vanno dai benefici ( ad esempio, una maggiore attività paracrina ) agli effetti negativi ( ad esempio, accelerato danneggiamento e rimozione delle cellule staminali ).
Anche se la questione della risposta infiammatoria mediata dall’immunità alle cellule staminali non-self richiede ulteriori valutazioni, si può affermare che le cellule staminali non-self non dovrebbero essere considerate immunologicamente inerti o esclusivamente immunosoppressive in vivo. ( Xagena2010 )
Buja LM, Vela D, J Am Coll Cardiol 2010; 56: 1693-1700
Cardio2010
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Studio IMROZ: Isatuximab associato a Bortezomib, Lenalidomide e Desametasone ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte nel mieloma multiplo di nuova diagnosi non-eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche
I dati dello studio di fase 3 IMROZ hanno dimostrato che Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con lo standard...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
I marcatori di malattia residua misurabili specifici per il paziente predicono l’esito nei pazienti con sindrome mielodisplastica e malattie correlate dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche
La recidiva clinica rappresenta la principale minaccia per i pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) sottoposti a trapianto di...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica...